Quel Pinocchio di Renzi

Era il 3 novembre 2015 quando Matteo Renzi, Presidente del Consiglio dei Ministri, in una conferenza stampa a proposito della proposta di innalzamento (da 1.000 a 3.000 euro) della soglia per l’uso dei contanti affermava: «Al primo che mi dimostra la correlazione tra il tetto al contante e l’evasione cambio provvedimento». Lo stesso giorno Luigi Federico Signorini, vicedirettore generale della Banca d’Italia, durante un’audizione al Senato evidenziava come «i limiti all’uso del contante non costituiscono, ovviamente, un impedimento assoluto alla realizzazione di condotte illecite, specie per il grande riciclaggio, ma introducono un elemento di difficoltà e controllo sociale che può ostacolare forme minori di criminalità ed evasione». La discussione sarebbe finita lì, se a quel punto – per coerenza – il Governo avesse ritirato la proposta, che invece successivamente è stata approvata dal Parlamento all’interno della Legge di stabilità.

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Rimetti a noi i nostri debiti

CIARROCCA LIBRO COVER

Ciarrocca Luca

Rimetti a noi i nostri debiti

Una nuova lotta di classe contro le oligarchie bancarie

Prefazione di Giulio Sapelli

“Non può esservi di nuovo ripresa e sviluppo senza abolire, cancellare, rimettere il debito pubblico.”

Il tempo sta scadendo. L’economia globale non cresce, la Cina frena bruscamente, l’Europa è scossa da una crisi epocale e da una doppia minaccia parallela: milioni di migranti in arrivo e migliaia di miliardi di debiti sovrani a rischio. Una bolla, quella del debito, giunta a livelli mai visti che ha effetti perversi, erode risorse, alimenta ineguaglianze. La nuova lotta di classe vede i cittadini medi contro l’oligarchia degli ultraricchi, delle banche centrali responsabili della crisi. Questo libro evidenzia con chiarezza il problema di fondo: non possono esservi di nuovo ripresa e sviluppo senza abolire, cancellare, rimettere il debito pubblico, che soffoca la crescita e impoverisce i cittadini.

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Sempre più indebitati

I numeri talvolta sono impietosi. La Banca d’Italia ci informa che il debito pubblico italiano il 30 aprile 2015 ha raggiunto un nuovo record: 2.195 miliardi di euro. Il 30 aprile del 2014 era arrivato a 2.146 miliardi: in un anno è cresciuto di 49 miliardi di euro.

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2 giugno: quale festa della Repubblica?

Repubblica o Monarchia? Di fronte a questa scelta radicale si trovarono gli elettori italiani il 2 giugno del 1946 con il referendum istituzionale, indetto finalmente a suffragio universale. Con 12.718.641 voti (contro 10.718.502) l’Italia divenne una Repubblica

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Il mio assegno e lo Stato sociale

di Chiara Saraceno

AMMETTO un conflitto di interessi: sono una pensionata e appartengo a quella generazione che è andata in pensione con il vecchio sistema retributivo, avendo all’epoca della riforma Dini maturato già oltre 18 anni di contributi.

SONO quindi una dei milioni di pensionati che dovrebbe gioire per la sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato incostituzionale il blocco della rivalutazione per due anni per tutti coloro che avevano una pensione superiore a tre volte il minimo.

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Lettera di auguri

Carissimi/e, Natale 2014nell’imminenza delle prossime festività giungano a voi e ai vostri cari i migliori e più sentiti auguri di Buon Natale e Buon Anno Nuovo.Dai cieli viene ora non solo l’antica cometa che annuncia una nascita speciale, insieme al volto … Leggi tutto

Quanto pesa la corruzione sul debito pubblico

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L’elevato livello di corruzione del nostro paese ha influito sulla crescita del Pil e di conseguenza ha peggiorato la situazione della nostra finanza pubblica. Necessari provvedimenti coerenti che aumentino la probabilità di condanna e riducano nettamente i benefici per corrotti … Leggi tutto