In allegato le slide presentate durante l’incontro che si è svolto a Modena organizzato da Libera e dai CUP locali. Sono interessanti anche le note di cui alcune slide sono corredate
Fisco
Lotta all’evasione, dal 2000 a oggi mancano incassi per più di 500 miliardi
Negli ultimi anni sono stati emessi ruoli per oltre 800 miliardi, ma la somma effettivamente incassata dallo Stato è risultata di gran lunga inferiore: il carico dei ruoli da riscuotere ammonta teoricamente a 545,5 miliardi. Non tutto, però, può essere … Leggi tutto
Corte dei Conti: “Ondivaga lotta all’evasione, dal redditometro potenzialità limitate”
Secondo i magistrati contabili il governo di Mario Monti ha adottato strategie con andamenti “ondivaghi e contraddittori” nel far emergere le zone buie del Fisco italiano. Dubbi su redditometro e spesometro: non risolveranno i problemi e anzi rischiano di stimolare … Leggi tutto
Documento del Consiglio EU su evasione e frode fiscale
Ricevo e inoltro in originale un doc del Consiglio EU su evasione e frode fiscale.
Ragioni dell’IMU
Cari amici, vi inoltro una lettera molto lucida, inviatami da Gad Lerner. Ho aggiunto una lettera inviata a qualche giornale. => Ragioni dell’IMU (Gad Lerner) => Lettera al direttore sull’IMU (Luciano Corradini)
La società civile prende la parola
In vista delle prossime elezioni alcune associazioni chiedono ai candidati di prendere precisi impegni per le politiche fiscali
Le elezioni si avvicinano e giustamente la società civile prende la parola, stilando documenti, inviando appelli o chiedendo impegni ai candidati dei diversi schieramenti. Segnaliamo alcune proposte in particolare nel campo dell’economia e del fisco.
Il catasto? Non può più essere un problema …
Egregio Viceministro Martone,
Lei ha spiegato, nel corso di una recente trasmissione televisiva, che le ingiustizie nell’ applicazione dell’IMU derivano dall’inadeguatezza del catasto. Dell’aggiornamento del catasto se ne sente parlare da quasi 20 ma finora nulla e’ stato concretamente fatto su base nazionale.
Nella legge di delega fiscale il tema è stato ripreso, negli stessi termini di 20 anni fa, ma sempre e soltanto a parole.
Eppure ci sono stati esempi di come, a livello locale, il problema è stato affrontato e risolto con successo, senza spendere risorse pubbliche, facendo lavorare disoccupati, recuperando gettito fiscale e ristabilendo equità tra i contribuenti.
Una manovra contro i poveri
Il governo Berlusconi-Tremonti nell’ottobre 2011 aveva alzato l’aliquota ordinaria dell’IVA di un punto, passando dal 20 al 21%. Inoltre, aveva programmato un ulteriore aumento di 2 punti per le due aliquote IVA più elevate (quella al 21 e quella ridotta al 10%), se i conti dello Stato non fossero “tornati”.
Il governo Monti con la legge di stabilità ha deciso di dimezzare l’aumento dell’IVA: di conseguenza a partire dal 1° luglio 2013 le nuove aliquote saranno del 22% e dell’11%. Potremmo concludere che l’aumento dell’IVA non è positivo, ma anche che sarebbe potuto capitare di peggio, come era nelle intenzioni del governo precedente.
Relazione della Corte dei Conti
In allegato la relazione della Corte dei Conti dedicata al tema della stima dei costi che l’evasione fiscale comporta a carico dell’intera economia nazionale. Sono evidenziati alcuni passaggi per noi importanti.
La solidarietà tributaria
Traccia del mio intervento all’incontro sulla “Solidarietà tributaria” tenutosi a Bergamo, venerdì 28 settembre.
In fondo all’articolo i link al programma e alle registrazioni audio dell’introduzione di Filippo Pizzolato e di relazione di Camilla Buzzacchi e intervento di Luciano Corradini.
Il libro di Camilla Buzzacchi è consolante, perché con garbo ma, nello stesso tempo, con grande lucidità e determinazione, mette in luce le contraddizioni di un sistema fiscale che sempre meno si declina in sintonia con i principi costituzionali e sempre più si discosta dall’impianto comunitario e solidaristico, che contraddistingue la nostra Costituzione.
L’analisi attenta della legislazione prodotta in materia fiscale negli ultimi cinquant’anni evidenzia, nel libro, come i principi e i criteri contenuti nell’art. 53 – che sintetizza perfettamente l’ideologia egualitaria in forma sostanziale sancita all’art. 3 della Costituzione Repubblicana – siano stati sostanzialmente traditi. Il filone solidaristico di cui l’art. 53 con i suoi due commi rappresenta una delle espressioni più significative indica la scelta di come ottenere le risorse per attuare tale eguaglianza: far pagare a ciascuno una quota dei servizi, a prescindere dall’effettiva fruizione, secondo le sue condizioni economiche. Una volta determinata la capacità contributiva, lo sforzo fiscale non può essere uguale per tutti ma ottenuto modulando diversamente la percentuale di reddito da destinare alla contribuzione fiscale attraverso il principio della progressività.