Sempre più indebitati

I numeri talvolta sono impietosi. La Banca d’Italia ci informa che il debito pubblico italiano il 30 aprile 2015 ha raggiunto un nuovo record: 2.195 miliardi di euro. Il 30 aprile del 2014 era arrivato a 2.146 miliardi: in un anno è cresciuto di 49 miliardi di euro.

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2 giugno: quale festa della Repubblica?

Repubblica o Monarchia? Di fronte a questa scelta radicale si trovarono gli elettori italiani il 2 giugno del 1946 con il referendum istituzionale, indetto finalmente a suffragio universale. Con 12.718.641 voti (contro 10.718.502) l’Italia divenne una Repubblica

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Nessuno ci batte per … ignoranza

Primi. In una gara tra 14 paesi molto “sviluppati” siamo arrivati primi. Abbiamo battuto nell’ordine: gli USA, la Corea del Sud, la Polonia, l’Ungheria, la Francia, il Canada, il Belgio, l’Australia, la Gran Bretagna, la Spagna, il Giappone, la Germania e la Svezia. Ma in che cosa consisteva la sfida? Semplice: stabilire qual è la popolazione più ignorante! Nel senso tecnico del termine: chi è più distante dal dato reale, cioè chi ignora maggiormente come stanno davvero le cose. E – purtroppo – noi italiani vinciamo con ampio margine.

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Considerazioni inattuali sul pareggio di bilancio

Ultimamente pare che quasi tutti se la prendano con il pareggio di bilancio inserito in Costituzione. Sarebbe questa la fonte di tutti i nostri mali. Per alcuni persino il pareggio di bilancio in sé sarebbe un obiettivo errato. Chi l’ha detto che i conti debbano essere in pareggio? Così si va ragionando, da sinistra e da destra, da vecchi partiti e da nuovi movimenti. Anche l’attuale Governo vorrebbe maggior flessibilità, spostando nel tempo il raggiungimento del pareggio di bilancio, alzando la percentuale stabilita per il deficit o rinegoziando il fiscal compact, cioè i tempi per la riduzione del debito pubblico.

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Il sistema tributario tra restaurazione e beneficenza

Tornare indietro di 167 anni: è questa la proposta di Silvio Berlusconi & Matteo Salvini, che propongono una “Flat Tax”, cioè un’aliquota fiscale unica del 20% o addirittura del 15%. Infatti la tassazione proporzionale era stata inserita nell’art. 25 dello Statuto Albertino approvato il 4 marzo 1848: «Essi (cioè i cittadini) contribuiscono indistintamente, nella proporzione dei loro averi, ai carichi dello Stato».

Quasi cento anni più tardi, il 23 maggio 1947, l’Assemblea Costituente elaborò il testo dell’art. 53 della Costituzione Repubblicana: «Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività».

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Decalogo costituzionale contro il gioco d’azzardo

Giocare d’azzardo non fa bene, anzi, nuoce. Reca danno alle persone, alle famiglie e alle comunità. Riguardando il nostro patto di cittadinanza, che è la Carta Costituzionale, troviamo le ragioni che mostrano quanto il gioco d’azzardo non sia soltanto una malattia o una dipendenza a livello  individuale, ma anche e soprattutto una ferita sociale e collettiva. Vediamo perché, analizzando una decina di articoli della Costituzione.

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La Provincia di Rimini contro gli evasori

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Molti  sostengono che le province siano inutili. Pensando a quanto è stato fatto dalla provincia di Rimini non si direbbe. Per contrastare gli evasori fiscali del proprio territorio la Giunta provinciale di Rimini, con voto unanime, nel dicembre del 2012 aveva approvato la proposta di costituirsi parte civile nel processo in cui sono stati rinviati a giudizio molti professionisti ed imprenditori del territorio accusati di evasione fiscale e riciclaggio.

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IVA: alla ricerca di verità

Pare che a breve l’aliquota ordinaria dell’IVA salirà dal 21% al 22%. L’IVA è stata introdotta in Italia nel 1973 con l’aliquota del 12%. In 40 anni ci sono stati 8 aumenti. L’ultimo l’ha effettuato il Governo Berlusconi il 17 settembre 2011, quando l’IVA è passata dal 20% al 21%.

Oggi proprio quelli che hanno deciso l’ultimo aumento si presentano come i maggiori avversari del prossimo aumento, senza alcuna spiegazione e tanto meno autocritica su quanto hanno fatto due anni fa. Soltanto una classe politica indecente e irresponsabile può essere così spudoratamente contraddittoria senza mostrare vergogna. 

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