I fondi europei per la ripresa dopo la pandemia da Covid-19 sono «un’occasione unica» per i singoli Stati e per la stessa Unione, da non sprecare di fronte alle generazioni future. È il monito lanciato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenuto a Cernobbio al workshop The European House Ambrosetti in collegamento video. «Il debito inciderà su coloro che ci seguiranno nel tempo. Non dobbiamo compromettere con scelte errate la speranza con chi verrà di accesso a condizioni sociali ed economiche se non migliori quantomeno pari a quelle di cui noi abbiamo usufruito. Le prossime generazioni guarderanno in modo critico al periodo che stiamo vivendo e vedranno come sono state amministrate somme così ingenti e nel caso di inattività o di scarsa efficacia della nostra azione, si domanderanno perché una generazione che ha potuto godere per un così lungo periodo di circostanze favorevoli non sia invece riuscita a realizzare infrastrutture essenziali per la crescita», accrescendo solo il debito. «Condizioni così propizie agli investimenti, come quelle attuali, penso ai tassi di interesse, sono difficilmente ripetibili. Se agiremo con assennatezza l’UE uscirà da questo periodo, altrimenti fosco e confuso, con basi più solide», e «con più ampia efficienza a livello internazionale».
Le parole «semplici e significative» che la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, ha rivolta all’Italia quando il Paese fu travolto dai contagi, all’inzio del lockdown, «hanno attenuato il senso di solitudine e smarrimento». Ma ad esse «han fatto seguito azioni concrete». Quella della Commissione «non è stata solo una esortazione alla solidarietà ma un esercizio di una responsabilità istituzionale, avanzando proposte innovative e coraggiose la cui approvazione non appariva scontata, proposte la cui agibilità politica appariva inimmaginabile fino a poche settimane prima», eppure — ha sottolineato il Capo dello Stato, nel collegamento con i lavori di Cernobbio condotti da Enrico Letta — «ineludibili» se non si voleva portare l’Europa unita alla distruzione. «Il Consiglio di Luglio rappresenta una svolta di portata straordinaria e manifesta un livello di ambizione all’altezza delle aspirazioni. Il risultato punto di arrivo e punto di partenza: se con gli strumenti assicureremo la ripresa avremo compiuto un passo importante nel cammino di rafforzamento della coesione e della integrazione nell’esercizio condiviso di una sovranità democratica». La risposta dell’Europa — ha evidenziato Mattarella — è frutto della «decisione condivisa tra le varie istituzioni UE: con il Parlamento UE «che si era speso negli anni per una maggiore condivisione»; «condivisa con la BCE, con la attuale presidenza di Christine Lagarde e con la precedente, di Mario Draghi, e dagli stessi Stati membri, con la spinta data da Parigi e Berlino al Recovery Fund.
(Tratto da Corriere della sera – Economia – Sabato 5 Settembre 2020)