I dati dell’attività della Guardia di finanza per l’anno appena terminato: ottomila evasori totali, 15 miliardi di redditi non dichiarati sul fronte internazionale, Iva non versata per 5 miliardi, 27mila lavoratori non in regola.
(Estratto da “La Repubblica” del 23 gennaio 2014)
Come ARDeP lo diciamo da tempo che il molosso del debito pubblico si può abbattere ponendo in campo azioni serie, sistemiche e sistematiche, per ridurre corruzione ed evasione fiscale.
I dati pubblicati oggi evidenziano che in Italia l’evasione fiscale è un problema enorme e grave, confermata dai numeri del bilancio delle attività della Guardia di Finanza nel 2013. Numeri impressionanti, che valgono complessivamente quasi 60 miliardi di euro: 12mila persone sono state accusate per reati fiscali, sono stati individuati ottomila evasori totali e 27mila lavoratori tenuti in nero. Inoltre sono stati sequestrati 4,6 miliardi di euro e scoperti 15,1 miliardi i ricavi non dichiarati ed i costi non deducibili sul fronte internazionale.
In dettaglio, nell’anno appena concluso sono stati denunciati 12.726 responsabili di frodi e reati fiscali, di cui 202 arrestati, principalmente per aver utilizzato o emesso fatture false (5.776 violazioni), per non aver versato l’Iva (534 casi), per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi (2.903 violazioni) o per aver distrutto/occultato la contabilità (1.967 casi).
I 15,1 miliardi sono stati individuati grazie anche agli strumenti di collaborazione amministrativa con altri Stati e all’attività degli esperti della Guardia di finanza all’estero. I casi più rilevanti riguardano i trasferimenti di comodo della residenza di persone e società in paradisi fiscali e l’individuazione di stabili organizzazioni occulte, ovvero di sedi secondarie non dichiarate al fisco di società con sede estera che svolgono in Italia attività soggette a tassazione.
Per quanto riguarda gli evasori totali (8.315) i redditi emersi ammontano a circa 16,1 miliardi di euro.
Sono pari a 20,7 miliardi di euro invece i ricavi non contabilizzati ed i costi non deducibili rilevati con riferimento agli altri fenomeni evasivi. L’Iva non regolarmente contabilizzata arriva a oltre 4,9 miliardi di euro, di cui 2 miliardi riconducibili a “frodi carosello” basate su fittizie transazioni commerciali con l’estero.
I risultati del lavoro svolto dalla guardia di finanza trova riscontro in termini di effettivo recupero dei tributi evasi con l’adesione integrale dei contribuenti ai verbali di constatazione, che ha portato a proposte di recupero a tassazione per circa 4,2 miliardi di euro. Inoltre sul fronte del recupero delle risorse sottratte al fisco vanno contabilizzati il sequestro di beni mobili, immobili, valuta e conti correnti per 4,6 miliardi di euro, dei quali gia eseguiti provvedimenti per 1,4 miliardi.
La Gdf nel 2013 ha anche individuato 14.220 lavoratori completamente in nero e 13.385 irregolari, impiegati da 5.338 datori di lavoro; effettuato oltre 9.000 interventi nel settore dei giochi e delle scommesse, scoprendo violazioni in 3.500 casi a carico di 10.000 responsabili e rilevando scommesse non assoggettate ad imposta per 123 milioni di euro; ed eseguito oltre 400 mila controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali.