I finanzieri dell’aeronavale chiedono al Governo una patrimoniale equa.

Un provvedimento di giustizia fiscale per recuperare evasione e coesione sociale

Associazione Finanzieri Cittadini e Solidarietà – FICIESSE 

Il COBAR G. di F. aeronavale ha approvato all’unanimità una delibera che meriterebbe larga eco.I Finanzieri fanno notare che con la crisi, oltre ad essere aumentati i risparmi degli italiani, è cresciuta anche l’evasione fiscale.

Gli ultimi dati forniti dall’Europa, infatti, segnalano per l’Italia un’evasione fiscale – cioè soldi illegalmente sottratti al fisco – di 181 miliardi di euro annui.Per alcune categorie di contribuenti, il tasso di evasione è pari addirittura all’80% del reddito totale prodotto.

Il documento evidenzia che in Italia – più che in altri Paesi europei –ci sono soldi che finiscono direttamente nei risparmi accumulati (evasione fiscale, corruzione, estorsione, ecc.) senza passare nella dichiarazione dei redditi. Ciò dipende dal fatto che l’Italia, al contrario di altri paesi, non si è ancora dotata di un’efficace normativa a contrasto dell’autoriciclaggio.

I rappresentanti militari lanciano delle proposte ben precise: ritengono che per recuperare coesione e solidarietà sociale sia necessario un atto di giustizia ripartita attraverso il varo di un’imposta patrimoniale con ALIQUOTA PERSONALE CONGRUA. Si tratta di mettere a confronto i redditi dichiarati di ogni cittadino negli ultimi 20 anni con il patrimonio (mobiliare e immobiliare) posseduto. Maggiore sarà l’aderenza del patrimonio detenuto con la media dei redditi dichiarati, minore sarà l’aliquota dell’imposta patrimoniale,fino ad assumere valore pari a zero in caso di totale congruità.

Anche l’imposta di successione e donazione dovrebbe dipendere dalla congruità del patrimonio da trasferire con la media dei redditi dichiarati dal defunto o dal donante.

In buona sostanza, un modo per far pagare chi finora non ha pagato o non ha contribuito in modo adeguato.

Gli ufficiali e agenti di polizia tributaria, infine, auspicano che il Parlamento, in futuro – quando discuterà le riforme in materia di contrasto all’evasione – consulti preventivamente gli organismi di rappresentanza della Guardia di Finanza. Ciò in quanto la scelta di uno strumento di lavoro dovrebbe essere concertata con gli utilizzatori dello strumento, e non con coloro nei cui confronti lo strumento deve produrre i suoi effetti. Non si possono pescare i pescecani con le canne da pesca!